Quando sventolano insieme tante Rainbow flag allora non ci sono dubbi, siamo al Gay Pride, una delle parate più colorate e dove non ci sono segni di violenza.
Tutto diventa colore, passione ed amore!
Vedremo sia la storia di questa stupenda parata arcobaleno ma anche le esperienze raccontate da alcuni protagonisti, così che se decidi di vivere quest’esperienza fantastica potrai sicuramente trarre molti insegnamenti da qui.
Per prima cosa vogliamo fare cenno a cose negative di cui parleremo solamente ora e poi basta, alcuni accorgimenti e poi potrai vivere quest’emozione profondamente. Purtroppo si sa che esistono delle persone omofobe e che cercano di rovinare la festa con delle incursioni, quindi il consiglio è quello di non dare peso ai provocatori e godersi la vita, senza curarsi di loro e divertirsi esprimendo liberamente la propria persona.
Se il nostro motto è quello di diffondere amore sicuramente la cosa fondamentale è perdonare anche le persone che non la pensano al nostro stesso modo.
Che tu sia un’attivista o solamente una persona che vuole divertirsi, il Gay Pride è il paradiso dell’orgoglio gay.
A proposito di orgoglio, vogliamo fare, prima di passare alla storia di questa manifestazione, un breve cenno all’etimologia della parola.
La traduzione esatta di Gay Pride è quella di orgoglio gay, ma questo poteva essere forviato perché molte persone pensavano che la parola orgoglio potesse interpretarsi come qualcosa di propagandistico, invece con il tempo, almeno in Italia, viene tradotto come fierezza di essere gay, senza nulla togliere al resto delle persone e a tutti quelli che sono felici di far parte di qualche categoria di persona differente dagli altri.
Ci sono persone fiere di essere di un determinato posto, altre fiere della propria famiglia, ecco che chi come noi ama partecipare al Gay pride altro non è che qualcuno fiero del proprio status sessuale.
Abbiamo dall’inizio accennato al simbolo di questa grande parata, la bandiera arcobaleno che vuol essere un simbolo di allegria, di voglia di farsi rispettare per le proprie sfumature.
Sono queste le basi da conoscere sulla festa più colorata di tutte; faremo poi una carrellata dei principali appuntamenti ed i relativi racconti, per poi finire con le emozioni di alcune esperienze e di un amore nato proprio in questa manifestazione.
Una parata di colori ed allegria, che ogni anno viene organizzata sia a livello nazionale che internazionale. In Italia almeno due volte l’anno si possono trovare gli appuntamenti del Gay Pride che si cerca di organizzarne sia al sud che al nord, per dare la possibilità a tutti di vivere questa fantastica manifestazione.
La storia ci ricorda che in Italia il primo Gay Pride risale al 1972, quell’anno fu Sanremo a vestirsi dei colori dell’arcobaleno, naturalmente non vi fu l’affluenza che possono vantare i ritrovi attuali, ma sicuramente iniziò a smuovere le coscienze. Se ne parlò molto soprattutto perché nasceva come protesta contro il “Congresso internazionale sulle deviazioni sessuali”. Ci furono persone che gridarono allo scandalo, ma molti capirono quanto fosse importante dare spazio alla fierezza di essere se stessi e da quella volta fu solo un grande crescendo di partecipanti che incrementano ancora oggi di anno in anno.
Dal ‘72 sino agli anni novanta la parata era puntata su un unico argomento, quello di dare spazio alla protesta contro la violenza e per i diritti gay.
Entrambi sono argomenti che sino ai giorni nostri non si possono che considerare molto attuali, quello che cerchiamo partecipando a questa parata non è altro che il rispetto ed essere alla pari delle famiglie etero.
Diversamente da altre manifestazioni dove chi partecipa è arrabbiato e non fa altro che urlare e protestare, il Gay Pride è un tripudio di colori, di gente festosa che altro non vuole che farsi conoscere al mondo per la voglia di fare, di esporre il proprio pensiero senza ledere quello degli altri, dove la fierezza diventa una sola richiesta di essere alla pari di tutti.
Si sono spesso uniti durante gli anni ai manifestanti delle fazioni politiche e associazioni di categoria.
Nella storia è rimasta l’edizione del 1994, il primo Gay Pride nazionale ufficiale, che vide tra gli organizzatori e poi madrina della parata la deputata Vladimir Luxuria.
Quell’anno si tenne nella capitale: Roma fu invasa da migliaia di bandiere arcobaleno, anche il sindaco Rutelli partecipò alla marcia colorata, come molti rappresentanti del Partito Radicale.
Un susseguirsi di tutte le più belle ed accoglienti città italiane negli anni si sono adoperate per accogliere l’ondata arcobaleno e lo stesso entusiasmo è manifestato da sempre più esponenti sia della politica che del mondo dello spettacolo.
Ci sono gruppi, soprattutto delle associazioni Arcigay, che organizzano carri allegorici davvero bellissimi, dove i colori, i costumi e le persone che vogliono portare messaggi molto profondi su tematiche importanti e a volte molto difficili da affrontare, fanno da padrone.
Ogni anno si sono organizzate delle manifestazioni nelle principali città della nazione, con piccole proteste e problemi ma rispettando sempre le altre comunità, come nel 2012 che si svolse a Bologna e, come forma di rispetto per i terremotati, non erano presenti i carri e la musica e l’intero ricavato venne devoluto a quest’ultimi.
Per quanto riguarda le polemiche si sà che ogni anno qualcosa accade, ma degna di rilevanza è solamente l’edizione dell’anno del giubileo dove per litigi organizzativi si divise la manifestazione in due città agli antipodi della nazione. In questo Gay Pride si riuscì ad ottenere un unico record, quello che si può considerare il più negativo, infatti ci fu la minor affluenza di tutta la storia di questo progetto.
Nel 2013 invece ci fu un’ulteriore novità, ma questa volta molto positiva, invece del classico e unico appuntamento si è studiata l’Onda Pride ovvero una manifestazione itinerante che nelle sue tappe incontra molte città italiane.
L’Onda Pride avviene in circa due mesi, ogni weekend si toccano due città e la festa quindi coinvolge tantissime persone. Ci sono partecipanti che seguono l’allegra carovana in tutte le tappe, mentre alcuni partecipano alla festa più vicina alla loro abitazione, comunque il risultato ottenuto dal passaggio dalla vecchia alla nuova organizzazione è che vengono coinvolte molte più persone e l’Onda gay fa parlare di se per molti mesi l’anno.
Chi ha vissuto l’esperienza la descrive come una grande occasione per essere se stessi, un mondo tutto a colori che coinvolge e che porta alto il nome di chi vuole solamente divertirsi.
Se vuoi vivere questa grande emozione puoi muoverti in due modi differenti.
Se decidi di andare da solo o con amici ma senza avvalervi dell’aiuto di nessun gruppo puoi utilizzare il web e cercare sul sito ufficiale tutte le tappe con le date. Arrivato quel giorno potrai recarti nella città della manifestazione, di solito il primo ritrovo è la mattina sulla piazza principale della città dove partirà la parata che ha sempre un percorso definito. Sicuramente non esiste il problema del perdersi, ti basta farti guidare dall’invasione dei colori. Puoi partecipare poi ai vari momenti di unione e di svago, ai concerti, alla riflessione ed il confronto sui temi caldi dell’anno, insomma tutto quello che si può fare lo trovi nel programma che si trova anche mesi prima online.
Se invece da solo non vuoi affrontare tutto puoi aggregarti ai gruppi che si organizzano per viaggiare e stare insieme, con un itinerario e vari appuntamenti ben organizzati.
Ti basta cercare sul web le persone e le associazioni che organizzano viaggi all’Onda Pride e decidere le date nelle quali vuoi essere presente, il tour operator si occupa di darti il massimo con un minimo di spesa.
Qualunque sia il metodo che sceglierai per affrontare quest’avventura devi partire con una grande certezza, non è obsoleta come manifestazione, anzi vale sempre la pena andare al Gay Pride, perché questa marcia pacifica per l’Italia vuol essere ancora un modo per far valere i diritti nel modo che ancora tutto il mondo ci invidia, cioè con allegria e volendo coinvolgere tutti.
Ogni anno si incontrano migliaia di persone, ognuno di loro vive la sua giornata, chi si diverte, chi lotta per far valere i diritti e chi si innamora.
Tra tutte le storie che abbiamo sentito abbiamo scelto quello che maggiormente ci fa sognare, per augurarti che nel caso fossi single ti porti ad avere la stessa fortuna dei protagonisti, quindi evviva l’amore e raccontiamo questa fantastica esperienza.
“Il 2013 la parata ha fatto tappa a Vicenza, Alessandro e Luca erano tra i tanti quella mattina, forse un pò spaesati perché alla prima esperienza e soprattutto perché arrivati da soli senza l’aiuto di nessuno. Alessandro è di Asti mentre Luca di un piccolo paesino del Cuneese. Al mattino presto si trovano entrambi nella stazione di Vicenza, ma non è qui che inizia la storia d’amore più bella, perché in questo frangente diciamo che tra la gente i loro sguardi si uniscono ma per un solo secondo. Il loro pensiero comune anche se lontano è quello di raggiungere piazza dei Signori dove inizia la parata arcobaleno.
Arrivati in piazza entrambi incontrano dei conoscenti e si uniscono a due gruppi differenti, Alessandro ha degli amici che per l’occasione hanno costruito un carro allegorico, Il mondo dell’amore si chiama la scena che interpretano, tutti cuori rossi e loro vestiti di rosso, lui passa a fianco del carro perché ha solamente la maglietta rossa e con i jeans (anche se molto attillati ed attraenti) stona come colore.
La parata passa in una via stretta e proprio in quel punto c’è un simpatico ragazzo che con enormi bandiere arcobaleno abbraccia più persone per regalarle. Luca è fermo lì vicino perché ha perso il gruppo dei suoi amici ed il carro di Alessandro sta passando in quel momento. Tutto capita in pochissimi attimi, il ragazzo delle bandiere coglie i pochi secondi in cui Alessandro e Luca sono vicini, si ritrovano a loro insaputa abbracciati avvolti da una fantastica bandiera arcobaleno, i loro sguardi si incrociano, il loro profumo si unisce e si sorridono. Non ci pensano un secondo e proseguono abbracciati senza neanche presentarsi, alla fine a che serve parlare se gli occhi hanno già detto tutto ed i corpi sono tutto un fremito solo al stare a fianco. L’abbraccio prosegue per tutta la parata, alla fine è Alessandro a rompere il silenzio e si presenta e passano il pomeriggio a raccontarsi della loro vita e dei loro sogni, senza sapere che il sogno più bello sono proprio loro due. Arriva anche l’argomento amore: entrambi sognano una relazione stabile ma non hanno trovato la persona che veramente gli fa battere il cuore. Tra canti, balli e tanto parlare scoprono di essere affini in tane cose, e poi anche solo a stare vicini la chimica è davvero tanta, si piacciono e si vede anche da lontano, nei loro sguardi c’è passione e fuoco.
Arrivato il momento di lasciarsi scoprono che devono prendere lo stesso treno per tornare a casa, e seduti uno davanti all’altro la voglia di approfondire la conoscenza diventa sempre più forte, Alla stazione di Asti Alessandro per scherzo dice a Luca:
“ Se invece di cambiare treno vuoi fermarti qui con me, io non ho nessun problema, abito da solo e la mia casa è la tua.” E dopo due risate il risultato è che quella notte è stata la prima di moltissime notti della più bella storia d’amore della loro vita. Hanno passato tutta la notte a baciarsi, a scoprirsi e a fare progetti per la loro vita.”
Non possiamo sapere se staranno insieme per tutta la vita ma di sicuro c’è da dire che da quel giorno non si sono più separati e l’Onda Pride è diventato il loro appuntamento fisso, un pò come se fosse il loro modo di festeggiare l’anniversario del loro amore. Se vai quest’anno, o in futuro, e vedrai due ragazzi abbracciati sotto la bandiera arcobaleno, stai pur certo che sono loro che con amore rivivono i momenti più belli del loro primo giorno.
Questa è solo una delle tantissime storie nate in questa stupenda parata, ti auguriamo di vivere tutte le emozioni che sogni, che sia l’amore o sentirti felice di dare il tuo contributo al messaggio d’amore della festa, devi solamente divertirti e sperare che la giornata sia tra quelle che ricorderai per sempre in positivo.
In conclusione hai capito quanto sia bella e colorata questa festa, tutti cercano di dare in pace ed allegria il loro messaggio, quando sarai lì respirerai aria di unione e condivisione, cosa difficile da trovare in tutte le altre manifestazioni.
L’Onda Pride, o Gay Pride come preferisci, è una di quelle manifestazioni che sono nella storia e nel futuro del mondo. Il nostro parere, e quello di persone molto più autorevoli di noi, è quello che ha una grande importanza che questa parata arcobaleno non finisca mai. Ha un significato profondo, e possiamo dire che è anche grazie a questa manifestazione pacifica ed allegra che tanti traguardi sono stati raggiunti. Pensiamo ad esempio quando negli anni novanta ci si batteva per le unioni civili e muovendo l’opinione pubblica e dando messaggi diretti a tutto il mondo, la grande conquista è stata raggiunta.
Sono ancora molti i temi per la quale vale la pena esserci e lottare.
Movimenti politici e altre associazioni chiedono che ci sia il diritto alla famiglia, e perché anche questo diventi una bella realtà c’è bisogno dell’appoggio di tutti.
Che sia tra i tuoi obiettivi o no, il Gay Pride è condivisione e tutti uniti si scalano le montagne dell’ignoranza che regna purtroppo ancora quando si toccano argomenti così profondi come i figli e le unioni da rispettare.
Questa festa gioiosa ha sempre avuto un senso profondo, ma anche chi è presente solo per fare unione e colore è il benvenuto a questa invasione colorata che è tra le più belle del mondo.
Adesso ti farò sorridere, ma voglio farti un paragone che spesso faccio pensando a questa festa. Mi piace pensare che le persone vedano questa parata un pò come nei paesi montani si aspettano i raduni degli alpini, quel sapere che si ride e si scherza, che pacificamente la zona viene invasa da canti, balli e puro divertimento. Non come quelle invasioni di filo politicanti che usano le manifestazioni per mettere terrore e distruzione nelle vie delle città e dunque sono viste male dalla popolazione.
Ecco il concetto è proprio questo, sino a che l’Onda Pride viene vissuta da tutti, anche chi vive tutti i giorni le città dove viene fatta, come una festa di colori e gioia allora ha senso che esista.
E come in tutte le feste belle che si rispettino anche qui ci sono persone che sognano di iniziare delle relazioni, o anche solo belle amicizie, chi è alla ricerca di quel qualcosa o qualcuno che manca per dare il giusto senso alla propria vita.
Abbiamo parlato sempre di manifestazione nazionale ma vogliamo darti anche qualche dritta sul resto del mondo.
In Europa e in tutto il pianeta sono molte le parate simili all’Onda Pride che vengono realizzate. Se sei iscritto all’Arcigay della tua zona puoi sempre chiedere l’elenco di tutte le parate e come fare per partecipare, spesso ci sono delegazioni italiane che partecipano alla quale puoi aggregarti. Se invece fai parte degli amanti dei viaggi in solitaria le informazioni le puoi trovare in tutti i motori di ricerca sul web.
Ogni stato ha delle diverse leggi, in alcuni non ha più senso manifestare per fini politico-istituzionale, quindi diventa proprio solo una parata per la fierezza gay, ecco queste sono le feste dove le persone pensano solo a godere dell’amicizia e dell’unione senza il bisogno di farsi sentire per un fine preciso.
Qualunque sia il Gay Pride al quale parteciperai siamo sicuri che la tua fierezza darà luce ai tuoi sogni e ti auguriamo di portare l’esperienza per sempre nel tuo cuore e…It’s Human Pride!