L’attuale Era si sta dimostrando fondamentale per la consapevolezza dell’identità di genere. Inoltre ha indubbiamente reso la vita più facile ai molti giovani che si sentono limitati dalla società a volte opprimente. L’avvento di Internet ha permesso agli adolescenti di trovare altre persone come loro, con le stesse problematiche o limitazioni.
Questo funziona finché parliamo di confrontarsi, parlare con coetanei o comunque creare una sorta di linea di comunicazione che possa essere d’aiuto ai ragazzi per sfogarsi. Ma quando si tratta della questione degli interventi fisici, questa Era ha sicuramente portato nuove sfide a molti genitori.
Dov’è la linea che separa il “sentirsi come” una ragazza anche non essendolo? Come possono intervenire i genitori? Come possono aiutare i loro figli ad avere accesso al supporto e all’aiuto medico di cui potrebbero aver bisogno? Tenendo anche presente che l’adolescenza è, per definizione, un momento di esplorazione dell’identità sessuale.
I bambini Trans
Siamo ancora nelle prime fasi di comprensione di come la transizione fisica colpisca i bambini trans, dato che il fenomeno si sta sviluppando solo recentemente, soprattutto nel Regno Unito. Mentre le specifiche dipendono dall’età del bambino, e possono variare da caso a caso, il processo di transizione per un bambino disforico persistente avviene solitamente nello stesso modo.
Innanzitutto, è importante che venga permesso a questi bambini di sentirsi accettati socialmente. Magari adottando lo stile del loro genere autentico e cambiando il loro nome se lo desiderano. Medici e psicologi che stanno studiando questa tipologia di condizione, consigliano di bloccare il naturale sviluppo degli ormoni che avviene in pubertà. Questo perchè potrebbero esacerbare la loro disforia di genere.
Quando questi bambini raggiungono l’età dell’adolescenza, è senza dubbio importante aiutarli a ottenere l’accesso agli ormoni cross-sex. Questi ormoni permetteranno loro di sviluppare caratteristiche sessuali secondarie, in linea con la loro reale identità di genere.
Vogliamo sottolineare come fino a poco tempo fa, gli ormoni non venivano prescritti fino all’età di 16 anni. Ora invece, è più comune per i bambini di 15 e 14 anni, e talvolta anche i bambini più piccoli, iniziare la terapia ormonale.
I bambini Trans negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, evitare la pubertà è diventata un’opzione solo poco più di dieci anni fa. I ricercatori quindi hanno appena iniziato a seguire i bambini coinvolti in questo processo e non disponiamo ancora di dati esaustivi sui loro risultati a lungo termine. La maggior parte dei dati pubblici, riguardano bambini che sono socialmente in transizione in tenera età, ma che non hanno ancora effettuato un reale passaggio a livello fisico. Le informazioni provengono da una ricercatrice dell’Università di Washington, Kristina Olson, che segue circa 300 bambini. Si tratta di bambini coinvolti in un progetto di studio lungo 20 anni, il più lungo studio longitudinale negli Stati Uniti. I bambini che sta seguendo sembrano stare bene e non sembrano avere grandi diversità rispetto al resto.
Gli studi sui bambini Trans
Nel frattempo, comunque, le domande fondamentali sulla disforia di genere rimangono senza risposta. I ricercatori non sanno ancora con precisione quale ne sia la causa: l’identità di genere è generalmente vista come un intreccio complicato di fattori biologici, psicologici e socioculturali. In alcuni casi, la disforia di genere può interagire con condizioni di salute mentale come depressione e ansia, ma c’è poco accordo su come o perché. Traumi, in particolare traumi sessuali, possono contribuire o esacerbare la disforia in alcuni pazienti, ma ancora una volta, nessuno ancora sa esattamente perché.
La situazione e lo sviluppo di questa problematica non è però uguale per tutti. Alcuni bambini hanno problemi fin dalla più tenera età, ma iniziano ad essere a loro agio con il loro corpo soltanto crescendo. Alcuni sviluppano la disforia nello stesso periodo in cui entrano nella pubertà, ma la loro sofferenza è temporanea; altri ancora finiscono per identificarsi come non binari, cioè né maschi né femmine.
I bambini Trans e gli interventi
Ignorare la diversità di queste esperienze e concentrarsi solo su coloro che sono effettivamente “nati nel corpo sbagliato” potrebbe causare seri danni al bambino. Questo è anche confermato da un gruppo ristretto ma schietto di uomini e donne che hanno effettivamente compiuto il processo di trasformazione. Molte di queste persone sostengono che la loro disforia non è stata causata da una profonda discrepanza tra la loro identità di genere e il loro corpo, ma piuttosto da problemi di salute mentale, traumi, misoginia della società o qualche combinazione di questi e di altri fattori. Dicono che sono stati spinti verso interventi chirurgici da parte della pressione dei familiari o da medici. Questi ultimi hanno trascurato altre potenziali spiegazioni che potessero aiutarli a comprendere realmente quale fosse il disagio del paziente.
Alcuni di questi interventi sono irreversibili. Cambiamenti di tono, peli del corpo e altre caratteristiche fisiche, come lo sviluppo del tessuto mammario, possono diventare permanenti. I bambini che praticano il blocco della pubertà e poi gli ormoni potrebbero non essere in grado di avere figli biologici. Gli interventi chirurgici possono talvolta essere invertiti con ulteriori interventi chirurgici, ma spesso con risultati deludenti.
Le preoccupazioni sono echeggiate da un numero di medici che lavorano in questo campo, molti dei quali sono psicologi e psichiatri. Sostengono molto la cosiddetta cura affermativa, che implica l’accettazione e l’esplorazione delle dichiarazioni di un bambino sulla loro identità di genere in modo compassionevole. Ma temono che, alcuni membri del loro campo, stiano ignorando la complessità e la fluidità dello sviluppo dell’identità di genere nei giovani.
I bambini trans e i medici
Questi colleghi stanno approvando gli adolescenti per la terapia ormonale, o anche per la chirurgia top. Senza esaminare appieno la loro salute mentale o le influenze sociali e familiari che potrebbero dare forma al loro nascente senso della loro identità di genere.
Per dare un senso a questa complessa realtà e garantire il miglior risultato per tutti i bambini che esplorano il genere, i genitori hanno bisogno di informazioni precise su cosa sia la disforia di genere, spesso non totalmente compresa.
Per i bambini trans, la transizione fisica può migliorare la vita, persino salvare la vita. Per molti il risultato più funzionale viene dato dall’intervento ormonale. Quelli di noi che non hanno mai sofferto di problematiche legate al genere, possono avere difficoltà ad apprezzare la posta in gioco. Essere in grado di rimuovere quel pesante fardello aggiunge conforto. Aggiunge anche stabilità nell’apprezzare il proprio corpo e la propria persona. Ormoni e chirurgia concedono quindi sollievo profondo alle persone transgender.
I bambini Trans piccoli
Per i bambini più piccoli, l’identità di genere è un concetto ancora più difficile. In un esperimento, ad esempio, molti bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni pensavano che se un ragazzo indossava un vestito, diventava una ragazza.
I medici a volte incontrano bambini piccoli che credono di essere, o vogliono essere, un altro genere a causa del loro abbigliamento o delle preferenze di gioco.
Al giorno d’oggi, i medici che seguono bambini trans esercitano, come già detto precedentemente, la cura affermativa. Ascoltano i loro giovani pazienti, prendono sul serio le loro dichiarazioni sul loro genere e spesso aiutano a facilitare la transizione sociale e fisica. Affermare la cura è diventato rapidamente un imperativo professionale. La loro regola è diventata quella di non mettere in discussione chi sono i pazienti, lasciando che siano loro stessi a dire chi sono e accettare la loro identità in modo incoraggiante e stimolante.
Film e serie tv sui bambini Trans
Sono tanti i film e le serie tv che hanno iniziato ad affrontare questo tema. Soprattutto dopo che questo fenomeno ha avuto un vero e proprio boom, soprattutto in Inghilterra. Tra i tanti, il più famoso sembra essere Butterfly, che va ad analizzare da vicino questa problematica, sia dal punto di vista del bambino che da quello del genitore. La TV si è imposta una vera e propria sfida con questa serie. Butterfly racconta la storia di un bambino transgender e di una famiglia che lotta per sapere come affrontare al meglio la transizione. Ha come protagonista Anna Friel nei panni di Vicky, madre dell’undicenne Max, che vuole diventare Maxine. La famiglia di questo bambino è stata totalmente distrutta. Nonostante l’amore della coppia, Stephen, suo padre, se n’è andato, incapace di contrastare Vicky e il suo voler permettere a Max di essere una ragazza a casa.
Nel frattempo fuori, Max soffre il bullismo e l’isolamento della vita quotidiana a scuola. Ci sono, naturalmente, innumerevoli trappole nel trasformare un problema così emotivo in intrattenimento in prima serata. Ma questa serie tv va senza dubbio a trattare uno dei temi più scottanti che dominano nella vita reale, soprattutto in Inghilterra. Da un lato la comprensione, l’empatia verso Max, bambino trans, dall’altro rispetto verso tutti coloro che si sono trovati ad avere pareri contrastanti con la linea di pensiero della trasformazione transgender.
La reazione del pubblico dopo Butterfly, la serie tv sui bambini Trans
Alcune persone hanno espresso le loro obiezioni sulla pre-trasmissione online. Il primo episodio, secondo le cifre iniziali della notte, è stato visto da 2,8 milioni di spettatori di domenica. Ma i produttori di Butterfly ritengono che la serie sia il miglior formato per poter aumentare la comprensione tra le persone, anche non aspettandosi un’accettazione diffusa.
Butterfly ha ovviamente avuto il sostegno delle transgender e dei sostenitori dell’uguaglianza di genere anche se non esita a mostrare i tentativi di autolesionismo da parte di Max. Va anche nei controversi trattamenti ormonali offerti ai bambini transgender.
Offre insomma una panoramica a 360 gradi. Aiuta lo spettatore a comprendere nel migliore dei modi quelle che sono le problematiche dei bambini trans. Ma soprattutto aiuta a capire le paura che colpiscono i genitori, incapaci spesso di far fronte, inizialmente, a questo disvelamento che destabilizza senza dubbio l’intero nucleo familiare.
Una cosa è certa: grazie al dialogo e affidandosi a persone competenti, è possibile far fronte a tutto, senza andare ad intaccare il benessere familiare e la serenità mentale dei bambini.