Al giorno d’oggi sono ancora tanti, forse troppi, i falsi miti e i tabù da sfatare quando si parla di trans: approfondiamo insieme il concetto di omo- transfobia. Eppure se fino a qualche tempo fa le transgender, ovvero persone nate col corpo da uomo ma che appaiono con le sembianze di una donna. Esse non erano certo frequenti da incontrare ma oggi qualcosa è sicuramente cambiato. In molti casi si parla di situazioni molto particolari nei confronti di queste persone che troppo spesso vengono accomunati unicamente alla prostituzione.
Vale la pena sottolineare che di certo non tutti le trans si prostituiscano: ci sono anche molti di esse che lavorano, pur senza nascondere quella che è la propria attitudine sessuale, ovvero voler apparire nel corpo di una donna. Attualmente non mancano di certo coloro che non si sentono a proprio agio nell’interfacciarsi con le trans, ecco perché si è arrivati a parlare di transfobia. Un termine che è all’ordine del giorno anche se si considerano svariati episodi che hanno a che fare con le trans.
La Transfobia
Col termine transfobia solitamente si intende l’avversione nei confronti di queste persone. Questa spesso è determinata da una serie di pregiudizi o anche dalla stigmatizzazione. Ovviamente è giusto sottolineare che non ci sono solo persone che non approvano questo tipo di persone, ma anche coloro che mostrano degli atteggiamenti che si possono considerare a tutti gli effetti discriminanti. Ciò può dar vita ad una serie di problemi per le trans non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche nella società in generale e soprattutto sul lavoro. Senza dimenticare che negli ultimi tempi sono aumentati anche gli episodi di aggressioni nei confronti delle trans.
Il tutto rientra nelle anormalità della società attuale che spesso si ritrova a giudicare in malo modo le trans eppure accetta cose ben più clamorose ed irriguardose. Sono nati negli ultimi anni dei movimenti contro la transfobia, volti soprattutto a rendere le trans delle normali persone della società civile che, come tali, vengano accettate da chiunque.
Alla base delle transfobia si può dire che a tutti gli effetti ci possa essere un piccolo collegamento con l’omofobia. Basta soffermarsi proprio sulla trans stessa per capire che molte persone non ne accettano l’omosessualità. La trans ha gli elementi anatomici di un uomo ma si mostra come una donna in molti casi per via dell’abbigliamento, del trucco o anche semplicemente del look.
Dunque si tratta di persone che non accettano la sessualità con cui sono nati ma che vogliono mettere in mostra quella femminile che è quella che effettivamente sentono propria. Ciò quindi permette facilmente di capire che ci sono tante persone che mostrano una sorta di rifiuto per coloro che fanno fatica ad accettare il proprio essere uomini. Oltre a dover comunque considerare che che spesso incide anche il pensiero errato dell’importanza maggiore del sesso maschile rispetto a quello femminile. Ecco perché sono tanti i pensieri distorti che le persone tendono a fare in merito alle trans e che inevitabilmente ne comportano una sorta di paura che a tratti, soprattutto in situazioni più pesanti, si può convertire addirittura in odio.
Indubbiamente al giorno d’oggi ci sono tanti termini che vanno interpretati in maniera negativa quando si parla di sesso. Basti pensare anche all’omofobia che è all’ordine del giorno purtroppo. Anche tra i ragazzi dilaga questo tipo di pessimo fenomeno che comporta problemi non da poco per coloro che sono vittime di gesti non propriamente gentili. Motivo per cui è giusto sottolineare alcune differenze: mentre la transfobia è una sorta di senso di opposizione nei confronti di coloro che manifestano la loro femminilità nel corpo di un uomo, l’omofobia è qualcosa di diverso. Infatti nella maggior parte dei casi anche le trans provano attrazione sessuale nei confronti degli uomini, ma cambiano alcuni aspetto.
L’omofobia è quel senso di rifiuto nei confronti di chi prova una certa attrazione verso persone dello stesso sesso. Essa perciò non riguarda solamente gli uomini o le donne, bensì entrambe. E non mancano di certo le situazioni che negli ultimi tempi hanno fatto salire agli onori della cronaca questo termine.
Il Sessismo
Senza dimenticare il sessismo, forse uno dei termini più antichi per quanto concerne i preconcetti sessuali nella società civile. Fin dai secoli scorsi troppi sono coloro che hanno dato valore al sesso delle persone più che ad esse stesse. E ciò ha determinato problemi non da poco ed episodi discutibili che hanno mosso l’opinione pubblica in maniera alquanto evidente. Forse proprio questa tendenza a valutare le capacità o le attività di una determinata persona in base al sesso ha poi fatto originare quella che oggi viene chiamata transfobia. Una vera e propria forma di mancanza di rispetto per la persona trans che non viene riconosciuta con le sue abilità, bensì tenendo considerazione unicamente delle sue tendenze sessuali. Da questo si capisce il motivo per cui troppo frequentemente le trans vengono considerati “inferiori” rispetto a uomini soprattutto.
Purtroppo la transfobia sta sfociando in una vera e propria ondata di violenza del tutto gratuita e che sta dilagando. La cosa ancora più preoccupante è che spesso al centro di episodi violenti o di evidente razzismo ci siano molti ragazzi. Ecco perché è giusto sottolineare che l’Italia in questo ambito ha un pessimo primato: è la maglia nera europea per quanto concerne la transfobia. Basterà pensare che nel periodo tra gennaio 2008 e dicembre 2015 sono stati ben 1731 gli omicidi di trans. Un numero allarmante e che secondo delle recenti analisi sembra essere in costante aumento di anno in anno.
E in moltissimi casi essi vengono sparati o comunque colpiti da oggetti contundenti, segno di una violenza dilagante e che ha un obiettivo ben preciso. Il notevole incremento degli episodi di violenza verso le trans che in molti casi sfociano addirittura in omicidi cruenti non è certo un fenomeno casuale. Si tratta dei frutti di una violenza generale e dilagante che sta prendendo sempre più piede al giorno d’oggi. Ancor di più se si tratta di trans stranieri: in tal caso si aggiunge quindi quella che per molti viene considerato come un elemento “aggravante”. Ciò significa che quando la transfobia si mescola con il razzismo può dare origine a fenomeni di violenza molto pesanti e che soprattutto possono provocare conseguenze di certo non irrilevanti.
In Italia la regione dove il numero di episodi di transfobia ha avuto un aumento vertiginoso è senza dubbio il Lazio. In particolare la periferia di Roma sta diventando negli ultimi anni un punto di eccessiva violenza e che comporta addirittura uccisioni. Basterà pensare ad uno degli ultimi episodi in zona Eur dove una trans è stato accoltellato o anche ad un altro di fine 2017 quando sempre nella periferia capitolina ne è stata brutalmente uccisa un’altra.
Tutte situazioni che hanno fatto molto discutere la società civile che ha voluto lanciare dei segnali inequivocabili al mondo politico: serve una tutela e una protezione in quanto episodi di tale cattiveria non possono essere più accettati. Motivo per cui è nata la Giornata Mondiale Contro l’Omofobia e la Transfobia. Un’occasione non solo per ricordare le vittime di tali pessimi fenomeni, ma anche per accendere l’attenzione su di essi facendo capire che si tratta di persone vittime che non riescono ad avere una vita normale. Senza dimenticare che con un evento del genere ogni anno si vuole mandare un segnale chiaro e fortissimo alle autorità politiche. Una tutela legislativa potrebbe essere una concreta soluzione per ridurre al minimo situazioni di violenza ed efferati omicidi.
Vale la pena ricordare che in tal senso molte regioni hanno iniziato a dar vita a dei regolamenti e leggi interne con cui è possibile condannare in maniera aspra coloro che si rendono protagonisti di episodi di transfobia. Tutto questo permette quindi di capire che l’attenzione della politica inizia ad esserci e negli ultimi tempi questa discussione è finita anche in Parlamento. Non è da escludere che nei prossimi anni possa esserci una vera e propria legge che finalmente ponga delle tutele.
Un primo passo avanti evidente è stato fatto introducendo discussioni e spiegazioni in merito alla transfobia e all’omofobia all’interno delle scuole.
Le autorità politiche si sono rese conto che l’educazione di un paese non può che passare da quella dei più giovani che quindi vanno istruiti nel rispetto del prossimo. E soprattutto l’obiettivo è quello di mettere al centro la persona con tutte le sue capacità ed abilità senza guardare al sesso o all’orientamento sessuale. Un progetto che sta avendo un buon riscontro a livello nazionale e che vede protagonisti gli stessi professori. Essi hanno il compito di guidare i propri ragazzi. Bene il nord dove questo programma sta avendo degli ottimi risultati mentre resta dietro ancora il sud dove i numeri sono bassi.