Da quando mi sono trasferita in Italia dalla Colombia, ho messo a frutto le mie caratteristiche di transex che mi hanno permesso di vivere in un posto difficile come Bogotà.
Arrivando a Roma ho deciso di non continuare a vendere il mio corpo ma la mia creatività, realizzando un laboratorio per bambini. Dopo un inizio duro, che sono riuscita a superare grazie alle risorse che avevo guadagnato in Colombia, la piccola ditta individuale che avevo creato ha iniziato a farsi conoscere. I miei interventi di animatrice per bambini (ovviamente ben celando la mia vera identità) hanno generato una clientela fidelizzata che mi chiamava sia per feste di compleanno che per altre occasioni come Halloween, Carnevale e via dicendo.
Un giorno di fine dicembre mi telefonò un uomo dicendomi che aveva saputo della mia attività da un suo amico e chiedeva il mio intervento per la festa dell’epifania per un gruppo di amichetti del suo bambino. L’idea era quella che io vestita da befana apparissi all’improvviso durante la festa. Dovevo consegnare dei doni che avrei dovuto ritirare il giorno prima dalle mani di chi aveva organizzato l’evento.
Concordato il compenso e presi gli ultimi accordi, non mi rimase che attendere il 5 gennaio per recarmi all’appuntamento e prendere i vari pacchetti regalo.
All’orario concordato e ovviamente vestita da donna, mi sono recata all’incontro. Rimasi stupita dalla ricchezza di una villa che testimoniava l’importanza dei suoi proprietari. Parcheggiata l’auto mi venne incontro una coppia che si presentò come i genitori del bambino che avrebbe goduto della festa dell’indomani.
Dopo avermi fatto accomodare nell’ampio salotto, ebbi modo di esaminare bene i due coniugi.
Lui era un uomo sui 45 anni che ancora conservava un fisico asciutto e sportivo. L’aria di uomo vissuto la si poteva intuire facilmente così come (e io me ne intendo) quello di un maschio abituato a vivere il sesso in modo più che totale.
Lei era più giovane di almeno una decina di anni. Bella donna dal corpo statuario. Aveva uno sguardo che non lasciava alcun dubbio circa la sua voglia di sesso.
Entrambi, sin dal mio arrivo, parevano conquistati dalla mia pelle color ambra. I miei lunghi capelli corvini e il mio seno perfetto saltarono subito ai loro occhi. Si lanciavano sguardi pieni di complicità che ad altri sarebbero passati inosservati ma non certo a me.
Dedussi che si erano resi conto di avere a che fare con una trans e che la cosa pareva divertirli.
Mi posso definire una acuta osservatrice e per questo, prima di indossare il costume da befana, scelsi con cura la lingerie da mettermi. Ero indecisa tra un babydoll e una guepiere di pizzo e trasparenze che evidenziava i miei capezzoli neri al centro di scure aureole.
Il mio desiderio era quello di essere una sexy befana non per i bambini ma per la coppia frizzante che aveva organizzato la festa.
Nella mia borsa misi un lubrificante, un succhiaclitoride, un vibratore design e altri giocattoli che avevo acquistato in un sexy shop online. Avevo intuito che sarebbero risultati utili la stessa sera.
Alle 16 irruppi all’improvviso nella festa dei bambini. Ce n’erano una dozzina che giocavano al chiuso di una sala hobby situata al piano inferiore della bella villa. L’arrivo della Befana fu per loro una sorpresa e mi circondarono curiosi per ricevere il loro regalo.
Distribuii i doni e giocai con quella banda di scalmanati per un paio d’ore. Poi li salutai e li lascia divertirsi sotto l’occhio attento di una governante.
Raggiunsi i genitori per riscuotere il compenso pattuito e ben sapendo cosa mi sarebbe stato proposto da uno dei due.
Fu la donna a parlare per prima.
‘Non ho mai fatto sesso con una trans e mi piacerebbe provare. A te andrebbe unirti a noi per qualche ora?’. Volsi lo sguardo verso l’uomo che in modo più che volgare si stava già accarezzando l’uccello ancora chiuso nei suoi pantaloni di sartoria.
A quel punto intervenne lui: ‘Ovviamente il tuo disturbo ti sarà ricompensato oltre a quanto pattuito per il tuo aiuto di animazione della festa’.
Riprese a parlare la donna ‘Sai? Dopo i bambini anche noi grandi aspettiamo la befana…solo che non vogliamo regali ma solo divertirci’.
Così facendo, si slaccio il kimono che indossava lasciandomi vedere un corpo nudo di rara bellezza.
Si alzò e venne verso di me. Mi mostrò la sua lingua impertinente nella stessa maniera di come fanno le prostitute per indurre in tentazione un uomo.
Si sdraiò sul divano dov’ero seduta e senza indugiare mi sollevò le vesti per denudarmi. Voleva raggiungere il mio bastone nero che si stava indurendo.
Scostò il mio tanga senza sfilarlo e si accucciò per vedere l’uccello che si stava erigendo in modo quasi esponenziale. Senza attendere la fine dell’erezione si chinò a succhiarmelo. Con le mani intanto, giocava sul mio florido petto.
Mentre mi stavo lasciando andare, non fu difficile sentire che una seconda lingua si era intromessa in quella scena.
Il padrone di casa stava contendendo alla sua donna il mio bastone oramai al massimo della sua estensione. Iniziò a succhiarlo in modo goloso dimostrando che non era quella la sua prima esperienza in fatto di pompini.
In breve ci trovammo tutti e tre spogliati e sul letto della loro camera da notte.
Le ore che trascorsi furono tutte dedicate ad un sesso selvaggio e disinibito. Ebbi modo di soddisfare la ricca signora penetrandola nel contempo che il marito si divertiva a riempirle la bocca del suo uccello. Ma ci furono anche capovolgimenti di fronte. Conobbi lo stretto orifizio dell’uomo che amava essere violato mentre la sua compagna si divertiva a succhiarmelo come non ci fosse stato un domani.
Poi venne anche il mio turno di essere presa proprio dalla moglie che, indossato uno strapon, aveva preso a cavalcarmi in modo furioso mentre il suo partner continuava a dedicarsi al mio uccello come se fosse stata la sua missione. Si era già fatta notte inoltrata quando esausto, il padrone di casa smise di fare sesso addormentandosi di colpo ma la voglia della donna pareva non avere mai fine.
Fu allora che mi impegnai a sfinirla a forza di penetrarle ogni buco possibile anche se lei aveva estratto dal cassetto altri sex toys.
I primi raggi di sole filtrarono dalle tapparelle proprio quando ci stavamo dando l’ultimo bacio passionale prima di addormentarci abbracciate.
Mi dissi mentalmente ‘solo un paio d’ore di sonno’ e poi calò il buio.
Quando aprii gli occhi, era pomeriggio inoltrato e al mio fianco c’era ancora l’uomo addormentato e, sopra di me, la sua donna che si era impossessata nuovamente della mia verga color ambra e la stava leccando come aveva fatto più volte durante la notte.
Posso proprio dire che non è il caso di continuare a dire ‘la befana vien di notte’, perché sono venuta anche di pomeriggio, sera e anche la mattina del giorno dopo. Tanto è durato il mio intervento come sexy befana. E se volete provare, basta cercarmi e arriverò anche fuori del 6 gennaio.