Che quel Natale sarebbe stato diverso era ovvio, per la prima volta ci allontanavamo dai pranzi abbondanti dei parenti per vederci con degli amici di un tempo. Non credevo fosse possibile abbandonare le tavolate di nonne e zie, trincerate in cucina come soldatesse pronte a sparare panettoni all’occorrenza.
Tutto ebbe inizio con un messaggio di Facebook: Gabriele e Rossella ci mandavano gli auguri. Gabriele e Rossella?
Leggendo quelle righe amichevoli, ho dovuto far spazio al ballo dei ricordi per rammentare di quella coppia che incontrammo durante una vacanza al mare. Com’era possibile che mi ricontattavano dopo più di 5 anni di oblio?
A quanto pare si erano trasferiti nella mia stessa città e, speranzosi di allacciare qualche nuova amicizia, mi avevano inviato quel messaggio di auguri. Fu così che nacque un rapporto confidenziale, fatto di cene e cinema di coppia: io, loro e la mia mogliettina Serena.
Nel corso degli anni Gabriele e Rossella erano cambiati, molto più affiatati e maturi. Era in particolar modo lei ad avermi piacevolmente colpito, con una strana luce negli occhi e sempre vestita con della sexy lingerie che faceva capolino dalle sue scollature profonde.
Per il pranzo di Natale decidemmo di accettare il loro invito, ma non sapevamo ancora in quale incredibile esperienza ci stavamo per fiondare.
La casa di Gabriele e Rossella era isolata e in periferia, il quartiere era moderno e ristrutturati in una serie di villette a schiera. Gli alberi e siepi fiorate facevano capolino mentre la macchina si avvicinava al numero 27.
Decine di luci intermittenti davano il benvenuto agli ospiti e rallegravano l’atmosfera.
Al nostro arrivo c’erano altre due coppie che ci guardavano con insistenza, come se fossimo un agnello sacrificale. Non capivamo il motivo ma decidemmo di goderci il pranzo senza troppi pensieri.
–“In questa giornata speciale volevamo ringraziare tutti i nostri ospiti, amici, creature deliziose che ci hanno onorato della loro presenza.“- Rossella aveva preso parola, lasciando che il suo drink tintinnasse in bella vista.
Il nostro Sexy Natale
Indossava un vestitino molto corto da Mamma Natale e delle calze a rete, un abbigliamento da sexy shop che mi aveva spinto a guardarla fin troppo e in maniera osé. Tanto da essermi beccato diverse occhiatacce da Serena.
Le bottiglie di vino venivano stappate con preoccupante celerità e, a un certo punto, tutto cominciò a diventare divertente. Gabriele e Rossella si avvicinavano a tutte le coppie, abbracciandole spesso ed elargendo complimenti teatrali.
-“Serena non è forse la più sexy stasera? Sotto questo suo abito monacale si nasconde una diavoletta bollente“- disse Rossella, mentre tutti si prodigavano in enfatici applausi.
L’imbarazzo di Serena veniva tumulato sotto bicchieri di spumante frizzantino che la facevano esplodere in risate e dimenamenti languidi.
Una coppia cominciò a pomiciare sul divano in maniera piuttosto visibile. Era strano ma anche terribilmente eccitante. Sapevano di essere guardati e non ne erano intimiditi, anzi. Sembrava che lo facessero apposta, gli piaceva esibirsi davanti a noi. Mi guardai intorno e vidi l’altra coppia continuare a parlare come se fossero su un pianeta parallelo. Gabriele e Rossella ammiravano estasiati ma la mano di lui si inerpicava sotto il vestitino, facendo spazio tra le calze a rete.
Guardai allarmato Serena, sicuro della sua incazzatura, ma era ipnotizzata da quello spettacolo.
Le stava piacendo, oh se le stava piacendo. Rossella si voltò a guardarci mentre la mano di lui si introduceva per bene tra le chiappe. Un sorrisino beffardo le comparse sul viso mentre io cominciai ad accarezzare il ginocchio di mia moglie.
La vera svolta per un Natale Sexy
-“Ma che stai facendo? Ma che ti sei messo in testa?”– lo sguardo dubbioso di Serena mi stava rimettendo al mio posto ma fu proprio Rossella a correre in mio aiuto.
-“Serena rilassati, ci stiamo solo divertendo. Siamo tutti adulti e vaccinati e ciò che capita a Natale è un segreto che nessuno saprà”– si avvicinò per darle un piccolo bacio a stampo.
-“Io… io non voglio farlo, non li conosco quelli”.
-“Nessuno può costringerti a fare niente se tu non vuoi. Siamo tutte coppie, giochiamo insieme ma mica dobbiamo pure scambiarci i mariti se non vogliamo. E tu? Tu vuoi baciarmi?”
Non attese risposta, la baciò appassionatamente, mordendole il labbro e aprendo i bottoni della sua camicia. La mano si intrufolò nella sua sexy lingerie rivelando i seni grossi e strabordanti di mia moglie.
-“Lo sapevo che eri la più sexy qui”– le disse sottovoce.
Serena era in un altro mondo, sospirava mentre i suoi occhi roteavano all’indietro. Era da anni che non la vedevo così eccitata e vogliosa.
Le altre coppie intorno a me avevano dato il via alle danze, dal nulla erano comparsi dei sex toys che i maritini eccitati utilizzavano sulle mogli. La coppia che pomiciava sul divano stava usando un vibratore enorme, sentivo le grida arrapate di lei mentre saltellava su una ventina abbondante di centimetri.
Rossella aveva spostato la mano verso le cosce di Serena, salendo lentamente per masturbarla.
Nel frattempo mi guardava con il suo sguardo felino mentre Gabriele era seduto su una poltrona a bere scotch, godendosi tutta la scena. Avevo il cazzo così duro da farmi male.
L’unica volta che mi ero infoiato così era quando avevo usato una frusta sul bel culetto della mogliettina. Lasciandolo gonfio e rosso come il mio cazzo per tutta la notte, visto che Serena si era arrabbiata tantissimo e mi aveva fiondato a dormire sul divano.
L’orgia di Natale
Ero ancora preso da questa scena idilliaca quando la mia mogliettina allungò la mano verso la figa di Rossella e sgranò gli occhi. Ritrasse subito la mano, sconvolta.
“Ma tu… ma tu…”
“Sì, Serena. Sono una transessuale non operata, non ditemi che non ve ne siete accorti.”
Nel mio cervello si scatenò un terremoto; ecco perché Rossella aveva sempre il pareo al mare e non voleva nuotare! Ecco cosa cercava di nascondere.
“Serena, non è un problema, anzi. Ho un corpo da donna e un grosso cazzo da uomo, posso essere entrambe le cose e accontentare entrambi.”
Ci guardammo con un interrogativo nel cervello, sarà stato l’alcool o la forte eccitazione ma non avevamo paura.
Mi avvicinai a mia moglie per baciarla ma lei prese Serena per un intenso scambio di lingue. Eravamo tutti e tre, anzi, tutti e 8, pronti alla notte più eccitante della nostra vita.
Gabriele rimase sempre seduto a masturbarsi mentre Rossella spogliò Serena di tutti i suoi indumenti.
Prese un succhiaclitoride dal cassetto dei sex toys e lo azionò su mia moglie mentre mi succhiava il pene in maniera paradisiaca. Andava a fondo senza mai provare fastidio, sentivo il suo sguardo duro su di me mentre lo prendeva fino in gola.
Guardavo la vagina bagnata di mia moglie, desideroso di tuffarmi in quel nettare divino quando si avvicinò un marito di un’altra coppia. Chiese gentilmente se potesse leccarla visto che è il numero 1 dei preliminari.
Serena scoppiò in una risata, chiedendomi “posso?”. La amai come non mai in quel momento.
Rossella si tolse il vestito, scostai il suo perizoma e presi un gel stimolante per umettare il suo ano. Il cazzo entrò senza difficoltà, evidentemente era particolarmente sfondata.
Mi fece avanzare in profondità dimenandosi in un twerk improvvisato. Avevo sempre desiderato provare il sesso anale e farlo in quella maniera mi fece esplodere dopo pochi colpi.
-“Ti prego, non ti fermare, fammi andare avanti“- le dissi, sentivo che era ancora eretto.
Rossella sorrise mentre roteava i suoi fianchi come una ballerina di samba. Nel frattempo, sentivo mia moglie rompersi in mille pezzi nel suo orgasmo ma Rossella aveva in mente qualcosa di più pazzesco.
Allontanò il numero 1 dei preliminari e si introdusse nella vagina di mia moglie mentre io ero ancora dentro di lei. Ci incastrammo in un puzzle perfetto, cercando di andare a ritmo con i nostri rispettivi piaceri.
Sentivo il profumo di Rossella e Serena fondersi in un’unica fragranza che mi annebbiava la mente. Le loro pelli candide e nude mentre si strusciavano, leccandosi il sale di dosso e guardandosi negli occhi.
Mia moglie mi lanciava occhiate vogliose che mi facevano spingere violentemente Rossella nel tentativo di colpire più forte anche ma moglie. Il risultato fu un sesso violento e bestiale che trincerarono l’episodio della frusta e del culetto rosso a mero sesso della domenica. Mi preparavo a venire per la seconda volta e lo dissi a Rossella.
-“Aspettami, prenditi un secondo“- mi rispose.
Mi allontanai qualche minuto per ammirarle da lontano, vedevo i profili di due donne che ci stavano dando dentro mentre tutti intorno scopavano in maniera frenetica e folle. I sex toys giacevano sul pavimento così come decine di altri oggetti da sexy shop che nemmeno riconoscevo.
Rossella mi fece segno di avvicinarmi, scivolò da mia moglie e le chiese di inginocchiarsi.
I nostri cazzi spararono le loro cannonate all’unisono nella bocca di mia moglie che si avviluppò a entrambi, ancora famelica e vogliosa.